Lascia che sia tutto così
e il vento volava sul tuo foulard.
Avevi già preso con te le mani, le sere, la tua allegria.
Non tagliare i tuoi capelli mai
mangia un po' di più che sei tutt'ossa
e sul tavolo fra il the e lo scontrino
ingoiavo pure questo addio...

Lascia che sia tutto così
e il cielo sbiadiva dietro le gru.
No non cambiare mai e abbi cura di te
della tua vita e del mondo che troverai...

Cerca di non metterti nei guai
abbottonati il paltò per bene
e fra i clacson delle auto e le campane
ripetevo "non ce l'ho con te"
e non darti pena sai per me.

Mentre il fiato si faceva fumo
mi sembrava di crollare piano piano
e tu piano piano andavi via.
E chissà se prima o poi, se tu avrai compreso mai,
se ti sei voltata indietro...
E chissà se prima o poi, se ogni tanto penserai che son solo...

E se adesso suono le canzoni,
quelle stesse che tu amavi tanto,
lei si siede accanto a me, sorride e pensa
che le abbia dedicate a lei...
E non sa di quando ti dicevo
"mangia un po' di più che sei tutt'ossa",
non sa delle nostre fantasie del primo giorno
e di come te ne andasti via...

E chissà se prima o poi, se tu avrai compreso mai
se ti sei voltata indietro...
E chissà se prima o poi, se ogni tanto penserai
che io solo... resto qui
e canterò solo, camminerò solo, da solo continuerò.